La sesta edizione, un progetto per valorizzare i borghi del Lazio
Roma, 8 nov. (askanews) – Si aprono le porte della VI edizione del Castello Errante, la Residenza Internazionale del cinema, format innovativo di produzione e promozione del cinema e dell’audiovisivo, un punto di riferimento nel campo delle residenze artistiche nazionali e internazionali, che punta a coinvolgere e valorizzare i luoghi più suggestivi della regione Lazio, coinvolgendo e attirando i migliori giovani talenti che si stanno affacciando sul mondo delle produzioni audiovisive, promuovendo gli scambi internazionali e le conseguenti ricadute economiche sui territori in cui opera. La troupe di Castello Errante protagonista del programma di Residenza è composta da 12 studenti e giovani professionisti under-35 selezionati tra le numerose candidature pervenute, e vede la presenza di ragazzi provenienti da: Italia, Venezuela, Messico, Argentina, Bolivia, Repubblica Dominicana. Fino al 18 novembre la troupe avrà come base uno dei più importanti monumenti di interesse storico archeologico sulla costa tirrenica a Nord di Roma, il Castello di Santa Severa, riconosciuto come uno dei più importanti poli culturali del territorio, in grado di ospitare sia un polo museale che spazi polifunzionali dedicati a attività culturali e residenze d’artista. La troupe sarà capace di interagire su più livelli con il territorio coinvolto: le attività di produzione muoveranno attraverso la scoperta del territorio, la sua valorizzazione e la conseguente visibilità del nostro patrimonio all’estero, favorendo lo scambio culturale, l’innovazione tecnologica, la eco-sostenibilità dei processi. Un progetto che coinvolge studenti e maestranze provenienti dall’Italia e dai territori dell’America Latina, creando un ponte tra la formazione accademica e la pratica associata all’industria audiovisiva. Nella prima fase di Residenza online la troupe internazionale ha già partecipato a varie masterclass dirette da professionisti internazionali del mondo dell’audiovisivo come Andrew Mottl, Stefan Grandinetti, Edoardo Rossi e Rolf Coulanges. Nel ricco programma della prima parte, si sono alternati momenti di sviluppo e pre-produzione del corto fiction “Cosmo & Wanda”, la sceneggiatura vincitrice di quest’anno di Lorenzo Carapezzi, e del corto documentario. Le due produzioni verranno finalizzate nel borgo di Santa Severa sotto la guida dei tutor del progetto, Alvaro Cortes Poo, Responsabile di Formazione e Tutor Reparti di Fotografia, Edoardo Fracchia, Supervisor e Tutor Corto Documentario e Salvatore Lizzio, Responsabile di Produzione, grandi professionisti del mondo dell’audiovisivo, ognuno di loro con un importante curriculum di produzioni e riconoscimenti internazionali alle spalle. Lo spirito dell’edizione 2022 di Castello Errante è ben rappresentato dalla nuova veste grafica, dall’atmosfera lunare e inclusiva, in cui i confini paesaggistici sono in continuo movimento, alla ricerca costante di una definizione e che preannunciano una sensazione di assestamento e di approdo: dopo la sfida della grande onda, le incertezze e il desiderio di ripartenza che hanno caratterizzato gli ultimi due anni, Castello Errante dal mare raggiunge la terraferma, consapevole delle mutazioni in corso su scala mondiale, e con il desiderio di interrogarsi continuamente sulle nuove forme del cambiamento. Un approdo che non è, dunque, una meta, ma un nuovo corso che vuole intercettare le nuove linee del linguaggio culturale e di quello tecnologico, mirando a farne una sintesi concreta e innovativa. Come consuetudine, le opere filmiche prodotte inizieranno un percorso di promozione nei festival appartenenti alla rete di Castello Errante, oltre che in tutti gli eventi nazionali e internazionali, con sezioni in concorso dedicate al cortometraggio. Tra le ultime opere prodotte nel corso della residenza dello scorso anno, si segnala “L’ultimo scoop”, diretto dal giovane regista Jacopo Brucculeri, un road movie che ripercorre, attraverso i suoi scatti più celebri, la carriera di Adriano Bartoloni, uno degli storici paparazzi della dolce vita romana, nonché nonno del regista. Un intenso dialogo a cuore aperto tra nonno e nipote riannodando i fili di una carriera ricca di incontri e soddisfazioni, che rappresenta anche uno straordinario itinerario tra i molteplici paesaggi del Lazio, dalla ruralità lirica della Sabina fino ai vicoli e alle piazze monumentali di Roma, passando per la residenza papale di Castel Gandolfo, luogo delle celebri foto scattate da Bartoloni a documentare i momenti privati della vita di Papa Wojtyla. Castello Errante è un polo dedicato all’innovazione nel settore audiovisivo, un progetto basato sull’esperienza produttiva internazionale e, al contempo, costituisce un percorso di promozione turistica dei borghi italiani, permettendo un’interessante ricaduta culturale ed economica in territori urbani periferici. Un apripista nello sviluppo di progetti di co-produzione e nel sostegno alla nascita di accordi bilaterali tra l’Italia e i Paesi coinvolti e un centro di promozione delle diversità culturali come motivo di scambio e crescita. continua a leggere sul sito di riferimento