Sfida è coniugare produttività, sicurezza alimentare e clima
Manduria (Ta), 9 giu. (askanews) – “Oggi non possiamo dimenticare ciò che è accaduto in Emilia Romagna. Una parte del Paese sta piangendo danni epocali, la ripartenza in quelle zone non avverrà dalla mattina alla sera”. E’ l’allarme lanciato da Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, dalla Masseria Li Reni per il quarto Forum in Masseria “L’Italia che verrà”.
“La sfida in cui si coniuga produttività, garanzie, sicurezza alimentare, con cambiamento climatico o la facciamo accompagnando l’agricoltura o è evidente che gli agricoltori senza una regia e senza mezzi e risorse non ce la faranno”, ha aggiunto.
“Gli ultimi tre anni – ha spiegato il presidente di Confagricoltura – sono stati per gli agricoltori molto difficili. Da una parte importanti perché il Covid e la guerra russo-ucraina hanno dimostrato quanto sia importante avere oggi un settore primario fondamentale e in grado di rispondere alle necessità del Paese. L’accesso al cibo oggi in Italia è permesso a tutti, con prodotti da basso costo fino ai più alti. Questa è la sfida del futuro, ovvero come coniugare le risorse economiche del Pnrr e in generale della programmazione europea dei fondi dell’agricoltura. Noi avevamo chiesto maggiori risorse per il futuro quinquiennio. Non mi sembra che l’Europa voglia dare ulteriori risorse economiche al settore che deve garantire stabilità economica per i consumatori. La nostra principale preoccupazione è continuare a produrre cibo di qualità, in quantità e poter garantire a tutti i consumatori del mondo al minor prezzo possibile”, ha concluso.