Come dal piano G7, da ripagare con proventi asset russi congelati
Bruxelles, 23 ott. (askanews) – Il Consiglio Ue ha adottato oggi, con procedura scritta, il regolamento Ue e i due atti di esecuzione che compongono il pacchetto per rendere operativo il prestito straordinario fino a 35 miliardi di euro all’Ucraina, da rimborsare con i futuri proventi derivati dagli asset congelati (pari a 210 miliardi di euro) della Banca centrale russa situati nell’Unione. Lo riferiscono fonti diplomatiche a Bruxelles.
Viene così attuata, per la parte che compete all’Ue, la decisione assunta al vertice G7 di giugno in Puglia, sotto presidenza italiana, di fornire un sostegno finanziario a Kiev fino a 50 miliardi di dollari (circa 45 miliardi di euro). L’importo finale del contributo dell’Ue potrebbe essere inferiore ai 35 miliardi di euro, a seconda dell’entità dei prestiti erogati dagli altri partner del G7.
Le future entrate provenienti dai beni congelati della Banca centrale russa aiuteranno l’Ucraina a rimborsare i prestiti dell’Ue e degli altri partner del G7. Mentre i fondi del meccanismo possono essere utilizzati per rimborsare i prestiti, Kiev può usare i fondi del prestito dell’Ue come più riterrà opportuno.
L’adozione da parte del Consiglio segue l’accordo in Coreper (il Comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri presso l’Ue) del 9 ottobre e chiude l’iter decisionale all’indomani dell’approvazione da parte del Parlamento europeo, ieri a Strasburgo, di uno dei tre testi, il regolamento Ue che istituisce il nuovo “Meccanismo di cooperazione per i prestiti all’Ucraina” e fornisce assistenza macrofinanziaria eccezionale a Kiev per un importo fino a 35 miliardi di euro. Gli altri due atti di esecuzione del Consiglio non richiedono invece l’approvazione dell’Europarlamento.
Va precisato che non fa parte del pacchetto approvato oggi la proposta di decisione dell’Alto Rappresentante per la Politica estera dell’Ue, Josep Borrell, volta a modificare la durata del congelamento degli asset sovrani russi, che deve essere adottata all’unanimità. La proposta, ancora bloccata dal veto ungherese, mira a portare a 36 mesi, dai sei mesi attuali, il termine per rinnovare la decisione sul congelamento dei beni, mentre dura l’aggressione russa all’Ucraina, per dare stabilità in prospettiva all’assistenza finanziaria a Kiev e garanzie agli alleati del G7.