Accoro di collaborazione nel campo dell’energia nucleare

Roma, 21 nov. (askanews) – La Corea del Sud e la Gran Bretagna hanno annunciato l’avvio di colloqui per aggiornare il loro accordo bilaterale di libero scambio in linea con gli sforzi volti a riflettere il mutevole contesto economico. L’ha annunciato oggi il ministero dell’Industria di Seoul, in occasione della visita a Londra del presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol.

Il ministro dell’Industria Bang Moon-kyu e il suo omologo britannico, Kemi Badenoch, hanno in programma di firmare una dichiarazione congiunta sull’avvio dei negoziati per aggiornare l’area di libero scambio domani.

I due paesi hanno firmato l’accordo per l’area di libero scambio nell’agosto 2019, con efficacia da gennaio 2021, dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea.

“I colloqui si concentreranno sulla creazione di un nuovo accordo di libero scambio di terza generazione che rifletta i bruschi cambiamenti nell’economia e nel contesto commerciale, compreso il rafforzamento della sicurezza economica e la stabilizzazione delle catene di approvvigionamento”, ha affermato il ministero sudcoreano. Seoul e Londra stabiliranno nuove regole commerciali, in particolare nei settori dell’energia, del digitale e della bioeconomia, con l’obiettivo di favorire un partenariato “inclusivo e orientato al futuro”, secondo il ministero sudcoreano. Il primo round di negoziati si svolgerà in Corea del Sud a gennaio.

I due paesi – ha segnalato ancora il ministero – hanno inoltre concordato di rafforzare la loro cooperazione nel settore dell’energia nucleare, compresa la costruzione di nuove centrali. In particolare, le due parti hanno firmato nove memorandum d’intesa incentrati sulla costruzione di un rapporto di cooperazione che abbracci l’intero ciclo di vita delle centrali nucleari.

Le aziende energetiche sudcoreane gestite dallo stato, tra cui la Korea Electric Power Corp., hanno inoltre stipulato un totale di otto accordi, che comprendono la pianificazione, il funzionamento e lo smantellamento degli impianti nucleari, per cercare “la relazione più ampia possibile”.

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