Ha aperto la stagione con due rappresentazioni

Roma, 5 apr. (askanews) – L’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ha co-organizzato con il Teatro Nazionale “Mihai Eminescu” di Timisoara, guidato da Ada Hausvater, “Bros”, uno spettacolo potente, viscerale e sorprendente, diretto dall’italiano Romeo Castellucci, che ha aperto la stagione teatrale all’interno del programma della Capitale Europea della Cultura con due rappresentazioni il 31 marzo e il 1 aprile scorsi.

Per quasi un’ora e mezza, 23 poliziotti salgono sul palco eseguendo gli ordini che gli vengono impartiti in tempo reale attraverso delle cuffie, secondo la tecnica del remote acting. Non si tratta di uno spettacolo dove gli attori imparano una parte, al contrario, su scena ci sono persone comuni, reclutate per appello pubblico, a seguito di un bando del Teatro Nazionale. Secondo Castellucci, le persone non hanno il tempo per pensare o decidere, e in tal modo la coscienza stessa di chi sale sul palco è disattivata. Agli attori viene distribuita una “guida comportamentale” che recita, tra l’altro, “Sono disposto a trasformarmi in un poliziotto in questo show. Sono disposto a credere davvero di essere un poliziotto. Sono disposto a seguire tutti gli ordini per essere un vero agente di polizia. Eseguirò gli ordini anche se mi sembrano contraddittori. Eseguirò gli ordini fino alla fine, anche se mi trovo in una situazione imbarazzante. Dopo lo spettacolo non divulgherò nessuno degli ordini ricevuti”.

Bros è uno spettacolo che ci parla della violenza e della forza del gregge, quasi, a detta dell’autore, un progetto antropologico dove la polizia viene rappresentata come forza ancestrale di azione e repressione, e dal quale lo spettatore esce riflettendo sul suo rapporto con l’autorità, con il gregge e con quanto è disposto a perdere di se stesso per far parte di un tutto.

Per il ruolo del profeta Geremia, Romeo Castellucci ha lavorato con Valer Dellakeza, attore del Teatro Nazionale “Marin Sorescu” di Craiova, che secondo il regista è capace di “trasformare la materia in spirito”. Nelle rappresentazioni nei vari palcoscenici del mondo Valer Dellakeza parla in romeno e non vengono usati sovratitoli perché secondo Castellucci l’attore usa un linguaggio universale, l’arte della modulazione tonale, della pausa, delle armonie che i gesti e la voce producono, toccando direttamente il cuore dello spettatore.

Romeo Castellucci è un maestro indiscusso del teatro contemporaneo europeo e un artista completo, regista, creatore di scene, luci e costumi, conosciuto in tutto il mondo per aver dato vita a un teatro fondato sulla totalità delle arti e rivolto a una percezione integrale dell’opera.

Le sue messe in scena sono regolarmente invitate e prodotte dai più prestigiosi teatri internazionali, festival e teatri dell’opera, in oltre cinquanta paesi che coprono tutti i continenti.

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