Generale a Pechino: una cosa è guerra su carta, altra quella reale

Roma, 10 nov. (askanews) – Il presidente degli Stati maggiori congiunti Usa, generale Mark Milley, durante un evento a New York ha avvertito Pechino di imparare dalla lezione che i russi stanno ricevendo in Ucraina: gli Stati uniti aiuteranno sul piano militare Taiwan in caso di attacco cinese. Lo riporta il South China Morning Post.

“Gli Usa sono vincolati alla legge Taiwan Relations Act e il presidente (Joe) Biden ha detto in diverse occasioni recentemente che gli Usa ocntinueranno a sostenere Taiwan” ha ricordato Milley. “Noi – ha continuato – li sosterremo militarmente, li aiuteremo addestrandoli ed equipaggiandoli”.

Lo scorso anno Pechino ha lementato il fatto che, a quanto hanno riportato i media, unità delle forze speciali Usa e un contingente di Maries hanno operato segretamente nell’isola, che la Cina considera paerte integrante del suo territorio, per addestrare le forze di Taipei.

E’ un momento difficile nelle relazioni sino-americane: dopo la visita questa estate della speaker della Camera Usa Nancy Pelosi a Taiwan, la tensione tra Pechino e Washington è salita e non è più ridiscesa. Ci sono, tuttavia, speranze di un parziale disgelo se si terrà la prossima settimana, a margine del summit G20 a Bali, un faccia-a-faccia tra Biden e il presidente cinese Xi Jinping.

“Una lezione che viene dall’Ucraina per la Cina è che la guerra sulla carta e la guerra reale sono due cose differenti. E quello che hanno visto è stato un enorme errore di calcolo” della Russia, ha detto ancora il generale americano. “Io penso – ha proseguito – che il presidente Xi stia facendo un passo indietro che stia valutando la situazione”.

Il Taiwan Relations Act del 1979 regola i rapporti tra Washington e Taipei e implica che gli Usa garantiscano all’isola le risorse per l’auto-difesa e per impedire ogni cambiamento dello status quo ante da parte di Pechino. Tuttavia non ha alcuna menzione di un intervento militare diretto da parte degli Usa a difesa dell’isola.

Xi nel recente XX Congresso del Partito comunista cinese ha affermato che Pechino dovrà fare di tutto per ottenere una pacifica riunificzione con Taiwan e non rinuncerà mai a considerare anche l’uso della forza per risolvere la questione di Taiwan. Inoltre il presidente ha ribadito che l’Esercito di liberazione popolare dovrà conseguire una capacità militare di livello mondiale, che lo renda capace di vincere “guerre regionali”.

Milley ha affermato che questa competizione militare non spaventa gli Usa. “Siamo a posto con la competizione, non c’è problema”, ha detto. Quello che però si teme che “la Cina voglia il conflitto, e questa sarebbe una pessima scelta per la Cina” stessa.

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