Costi energia per 42 mln 12 volte in più rispetto al 2020
Milano, 20 ott. (askanews) – Mutti riuscirà a garantire il corretto approvvigionamento dei derivati dal pomodoro trasformato in tutti i Paesi in cui opera nonostante i costi energetici per 42 milioni di euro, 12 volte in più rispetto ai 3,5 milioni di euro del 2020, e le carenze idriche che quest’anno hanno messo a dura prova l’attività della filiera. Mutti, si legge in una nota del’azienda, non ha mai interrotto l’attività e chiude la campagna di lavorazione del pomodoro 2022 “celebrando l’ottima qualità delle 603.000 tonnellate di pomodoro trasformato che garantiranno il corretto approvvigionamento dei 100 Paesi in cui l’azienda è presente con i suoi prodotti”. L’attività di lavorazione si concentra da metà luglio a fine settembre, periodo nel quale avviene il ciclo naturale di maturazione del pomodoro. In questi settanta giorni i tre stabilimenti Mutti di Montechiarugolo e Collecchio, e Oliveto Citra, nel Salernitano, sono in attività 24 ore su 27 sette giorni su sette per lavorare la materia prima proveniente dalle oltre 800 famiglie italiane di agricoltori. “I gravi fattori esogeni che hanno caratterizzato la campagna del pomodoro 2022 non hanno intaccato quello che è un asse portante e inderogabile della nostra azienda: la qualità dei suoi prodotti – ha dichiarato Francesco Mutti, amministratore delegato di Mutti – Riuscire a raggiungere un risultato non solo soddisfacente ma addirittura eccellente dal punto di vista qualitativo assume un valore ancora più profondo in un anno come questo: in oltre 120 anni di attività mai prima d’ora ci siamo ritrovati ad avere costi del gas con picchi che hanno raggiunto i 340 euro megawattora, costi di tutte le materie prime aumentati di almeno il 20% e pochissime volte con carenze idriche così importanti. Nonostante tutto questo l’intero sistema Mutti, fatto di tecnici e agricoltori che mai come quest’anno hanno trovato nella collaborazione la vera leva del successo, ha saputo far fronte a delle sfide senza precedenti. Ci ricorderemo questa campagna sicuramente per il suo gusto agrodolce ma anche per la maestria di chi nella nostra filiera ha dovuto e saputo affrontarla”. continua a leggere sul sito di riferimento