Parla Fabio Foglia Manzillo, professore di diritto penale all’Università Pegaso: “E’ possibile esercitare una legalità formale e sostanziale con modelli organizzativi e gestionali da parte degli enti ”

 

NAPOLI – “La prevenzione del rischio da crollo appare essere una delle maggiori emergenze presenti nel nostro Paese. Paradigmatico in tal senso è il tragico episodio del crollo del ponte Morandi a Genova. Tralasciando le problematiche relative alla contemperanza fra esigenze di conservazione e riqualificazione delle strutture pubbliche nonché private e la possibilità di attingere a scarse risorse economiche, è da chiarire che le norme penal-sanzionatorie possono essere utilizzate non solo e non tanto quale strumento punitivo da applicare quando il danno più o meno ingente si è ormai concretizzato, ma in via preventiva quale strumento di organizzazione e gestione del territorio. Ciò lo si può fare a mezzo di strumenti preventivi, che preludano la minaccia sanzionatoria”. Lo ha detto Fabio Foglia Manzillo, professore di diritto penale all’Università Pegaso, intervenendo forum “Terremoti e strutture. Prevenzione, Sicurezza, Sostenibilità” che si è svolto a Napoli.

“A tal fine non è la singola fattispecie penale, sulla cui efficacia, qualora si agisca nel singolo processo si può dissertare, ma è il raccordo dell’ intero reticolo normativo, distribuito nel codice penale e nella miriade di leggi speciali, che può generare un circolo virtuoso finalizzato alla gestione ed alla conservazione del territorio, anche attraverso un sistema preventivo”.

“L’applicazione di tale sistema – ha aggiunto Foglia Manzillo – deve essere dapprima effettuato dagli organi pubblici che amministrano e controllano il territorio, tra i quali enti che rilasciano atti autorizzativi e concessori; stazioni appaltanti delle infrastrutture pubbliche; enti che controllano la materiale esecuzione delle attività di edificazione, riqualificazione e manutenzione”.

“Da parte di tali enti vi deve essere la necessaria imposizione di modelli organizzativi e gestionali di prevenzione del rischio che garantiscono uniformità di condotte da parte di operatori economici nel rispetto non solo di un concetto di legalità formale – ha concluso il professor Foglia Manzillo – ma principalmente del rispetto della legalità sostanziale”.