Una splendida villa romana sta venendo alla luce grazie all’impegno dell’Università di Tokio. E a 12 anni di scavi

NAPOLI – Una splendida villa romana sta venendo alla luce a Somma Vesuviana, nella zona della Starza della Regina, grazie all’impegno dell’Università di Tokio. Gli scavi, avviati 12 anni fa, hanno consentito di trovare i resti, perfettamente conservati, di una villa che si pensa potesse essere quella in cui, nel 14 dopo Cristo, morì l’imperatore Augusto (ma i dati acquisiti dimostrano che quest’ipotesi è abbastanza controversa).

SOMMERSA NELL’ERUZIONE DEL 472 – Gli archeologi giapponesi, tuttavia, hanno accertato che l’edificio fu sommerso da lava e cenere non nel corso dell’eruzione del 79 dopo Cristo, ma di quella del 472: le date dunque non coincidono. Quando avvenne l’eruzione, la villa era già in stato di abbandono: alcune colonne mancavano (erano probabilmente state prelevate per essere usate altrove) e su otto statue che la ornavano in origine ne erano rimaste solo due. Inoltre una parte dell’edificio era stata riadattata a casa colonica che veniva usata per la produzione di grandi quantità di vino.

MURI AFFRESCATI – Nel corso del 2014 gli archeologi giapponesi hanno riportato alla luce un muro affrescato crollato durante l’eruzione e una porzione della cella vinaria, dove è stato trovato anche un frammento di statua femminile. Il sito archeologico è visitabile previo appuntamento grazie alla Pro Loco di Somma Vesuviana.

Fonte: corrieredelmezzogiorno.it